La birra di questa settimana non ha bisogno di presentazioni o introduzioni di alcun genere, parliamo dell'irlandese Guinness, la birra che identifica lo stile Stout. E' una birra talmente particolare, che in Italia non viene apprezzata come dovrebbe, e spesso viene considerata "imbevibile" dai più.
Tra le tante versioni di Guinness esistenti, parleremo della Draught, che è quella che comunemente si trova nei pub, o nei supermercati in lattina. Il colore, inutile dirlo, è nero, con schiuma cremosa e persistente. Al naso ha un profumo intenso di malto tostato, ma è in bocca che la Guinness colpisce per la sua particolarità. Poco frizzante, rivela un sapore asciutto, con note di liquerizia e caffè; il corpo è pieno e vellutato.
Grado alcolico: 5% vol.
Temperatura di servizio consigliata: 6°C
Sito Internet:
http://www.guinness.com/A differenza delle altre birre alla spina, la Guinness si serve di un impianto di spillatura diverso dal solito. Mentre le altre birre impiegano solo anidride carbonica come propellente per la birra, la Guinness sfrutta una miscela formata al 30% da anidride carbonica e al 70% di azoto. Questo dovrebbe servire ad ottenere una schiuma migliore. La versione in lattina della Guinness Draught, pur contenendo i canonici 33 cl di birra, ha in realtà un volume interno maggiore. Questo spazio in più, viene sfruttato da un dispositivo inserito nella lattina che sprigiona un gas che provoca una spuma simile a quella della Guinness spillata. Purtroppo resta il fatto che la birra in lattina risente troppo della pastorizzazione per essere paragonabile alla birra spillata.
Non sapendo come brindano gli irlandesi (ma potrei ipotizzare un cheers!) chiudiamo con lo slogan di una vecchia pubblicità di questa mitica birra:
There's nothing like a Guinness...